On-Off o Inverter. Quale climatizzatore scegliere?

Ed ecco un consiglio a nostro avviso ecosostenibile ed utile a chi rischia di perdersi tra la moltitudine di modelli reperibili sul mercato.

Esistono due grandi famiglie di climatizzatori, quelli a tecnologia on-off e quelli a inverter.

 

I condizionatori fissi possono essere dotati di tecnologia inverter oppure on-off. Cosa significa? I modelli del primo tipo si caratterizzano per una regolazione costante della temperatura interna. Un apparecchio di tipo inverter diffonde aria fredda alla massima potenza già al momento dell’accensione per raggiunge i gradi desiderati in tempi brevi. A partire da questo momento, l’apparecchio diminuisce la propria potenza in modo da mantenere stabile la temperatura raggiunta, rimanendo sempre acceso. I condizionatori con tecnologia on-off, invece, sono quelli più semplici e tradizionali (per questo sono anche condizionatori economici): si spengono quando viene raggiunta la temperatura impostata e ripartono nel momento in cui c’è una variazione dei gradi interni. Questo sistema, anche se meno costoso, implica continui sbalzi termici e di conseguenza consumi maggiori. Per questo motivo è consigliato prediligere un condizionatore inverter, soprattutto se lo utilizzi per tutta la giornata o comunque per periodi di tempo prolungati: il risparmio sulla bolletta è assicurato.

Qualche informazione sul gas refrigerante R32

Il nuovo regolamento europeo 517/2014 ha sostanzialmente ripreso il precedente regolamento 842/2006, ma ha differenza di questo ha spinto in maniera molto significativa verso un maggior controllo sull’utilizzo dei gas fluorurati, spingendo in particolar maniera verso l’introduzione di nuovi gas a minor impatto sull’ambiente.

Per raggiungere tale obiettivo il regolamento indica, già in fase di formazione degli operatori, l’inserimento all’interno dei corsi per il conseguimento della qualifica, di informazioni pertinenti alle tecnologie che consentano di sostituire i gas fluorurati a effetto serra o di ridurne l’uso.

Il cammino verso refrigeranti alternativi è già iniziato ed il futuro sarà sicuramente tracciato da refrigeranti HFO caratterizzati da bassissimi valori o quasi nulli di GWP (potenziale di riscaldamento globale), questi gas aiuteranno il “phase-out” introdotto con il regolamento n.517/2014, ma ad oggi non sono ancora maturi per quanto riguarda performance e per la leggera infiammabilità che li caratterizza.

Il presente invece è rappresentato da gas fluorurati a basso valore di GWP, come il Gas R32 che si inizia a trovare all’interno di alcuni apparecchi di refrigerazione destinata al residenziale.

L’aspetto più rilevante del gas R32 è il suo valore di GWP, pari a 675, che permette di realizzare impianti contenenti fino a 7 Kg di gas senza superare la soglia che obbliga a controllo delle perdite, tenuta del registro dell’apparecchiatura, e dichiarazione annuale all’ISPRA, soglia che per un gas R410 è già sorpassata da 2,4 Kg di gas.

Di contro il gas R32 è classificato come gas leggermente infiammabile, la sua bassa classe di infiammabilità non lo fa ricadere all’interno degli obblighi del Dlgs 35/2010, e pertanto può essere trasportato con le analoghe precauzioni che caratterizzavano il trasporto del gas R410, mostra invece qualche problema a livello di stoccaggio in magazzino, ma le precauzioni devono essere prese solo per ingenti quantità di gas, si stima che fino ad una cinquantina di macchine dualsplit non devono essere adottate particolari precauzioni e possono essere stoccate in qualsiasi luogo (il valore è puramente indicativo e da valutare da caso a caso).

Come anche per altri gas destinati alla refrigerazione devono essere rispettati i minimi dimensionali dei locali di installazione, ma non si discostano di molto rispetto alle dimensioni minime necessarie per altri gas fluorurati, potremmo quindi affermare che con qualche accortezza questo “nuovo” gas riuscirà a supplire a gas dotati di alto GWP.

Un ultimo aspetto da non trascurare è la parte relativa all’installazione e manutenzione delle apparecchiature che contengono questo gas R32, questo è pur sempre un gas fluorurato e segue tutte le indicazioni contenute nel regolamento europeo n. 517/2014, quindi per la predisposizione e l’installazione degli impianti che lo contengono l’operatore deve essere in possesso del patentino personale F-Gas e la ditta deve essere in possesso della certificazione aziendale.

A livello di attrezzatura, dovrà essere fatta attenzione che l’unità di recupero e alla bombola siano adatte all’uso con gas refrigeranti infiammabili, il cerca fughe elettronico dovrà essere in grado di rilevare il gas R32, e i manometri analogici dovranno con molta probabilità essere sostituiti, mentre i manometri digitali probabilmente, se di recente costruzione, saranno già idonei per questo nuovo gas.

E’ doveroso precisare che il manometro misura una pressione, ed essendo la pressione di lavoro del gas R32 simile alla pressione di lavoro di altri gas più comuni, si potrà continuare ad utilizzare anche manometti analogici per gas R410 o R407, purchè sia eseguito il ricalcolo manuale delle temperature, consentendo così di non dover sostituire lo strumento.

Acquisto di un climatizzatore e agevolazioni fiscali

Con l’approssimarsi dell’arrivo dell’inverno e del freddo potrebbe apparire fuori luogo parlare dell’acquisto di condizionatori e dei benefici di queste macchine in termini energetici.

In realtà gli apparecchi comunemente chiamati condizionatori, ossia macchine in grado di ridurre la temperatura di un ambiente, sono generalmente dei veri e propri climatizzatori, cioè macchine che possono essere utilizzate tanto per riscaldare quanto per raffrescare l’aria in un ambente, oltre che per regolare un importante parametro legato alla qualità dell’aria e al comfort interni: l’umidità.

 

 

La versatilità dei climatizzatori, che li rende utilizzabili in tutte le stagioni e la grande semplicità di installazione rispetto ad altre tipologie di impianti di riscaldamento e/o raffescamento, ideale nel caso di ristrutturazione di immobili, hanno determinato negli ultimi anni il loro successo e la loro diffusione non piú soltanto nel settore terziario a anche e soprattutto in quello residenziale.

Climatizzatori: le agevolazioni fiscali

Di questo vero e proprio fenomeno si è accorto anche il legislatore che, non a caso, ha inserito l’installazione dei climatizzatori tra le tipologie di intervento che possono usufruire di agevolazioni fiscali di diverso tipo:

  • detrazione Irpef al 50% per installazioni effettuate in immobili ad uso abitazione;
  • detrazione Irpef al 65% per interventi volti alla riduzione dei consumi energetici in immobili ad uso abitativo e non (in tal caso il climatizzatore deve sostituire integralmente o parzialmente l’impianto di riscaldamento esistente);
  • riduzione dell’IVA al 10% per l’acuisto di “beni significativi” quali sono i climatizzatori (l’Iva al 10% si applica solo sino a concorrenza del valore della manodopera e degli altri materiali. Per la parte eccedente tale valore si applica l’Iva ordinaria al 22%).

Per tutti i dettagli sulle agevolazioni fiscali previste per l’installazione dei climatizzatori è consigliabile consultare la guida alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

A rendere appetibile l’acquisto di un climatizzatore non sono però soltanto le agevolazioni fiscali di cui , come visto, é possibile usufruire, ma anche la grande varietà di prodotti presenti oggi sul mercato, la quale permette di individuare un prodotto adeguato alle proprie esigenze (potenza, consumi, volume da riscaldare/raffrescare) e, perchè no, alle proprie tasche! Una vasta gamma di prodotti è disponibile nella sezione di Climamarket dedicata ai climatizzatori.

La verità sulla tassa dei condizionatori

È arrivato il momento di fare chiarezza sulla notizia che sta propagandosi a dismisura sui portali web e sui media: la tassa sui condizionatori.
Premesso che tutte le cose che devono durare nel tempo (autovetture, immobili, impianti termici) affinché permangano in efficienza devono essere manutenute, vediamo quindi di fare chiarezza su cosa sia questa tassa sui condizionatori.